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Poetica

Alessandra Lucia Coruzzi

“Curiosa elegante rappresentazione delle versioni analitiche della vita al femminile! Magistrale levatura all’esordio di una poetica raffinata e meritevole di una particolare attenzione critica. Soffice nell’ evanescenza del piumaggio, la corporalità diafana della scultura classicheggiante a cui si ispira è riproposta in chiave cromatica. Pur trasponendo la valenza plastica ad una realizzazione immersa in canoni eclettici del contemporaneo, la rievocazione di una belle époque, non trascura la forza dell’evoluzione di un femminismo consapevole, lontano da ideologie limitative, ma in pieno accordo con le esigenze estetiche attuali ed appaganti di un bisogno di comunicazione. E’ chiara l’esibizione attraverso un maturo plasticismo dello stile scultoreo, ironico e manifesto, trasmesso dall’artista, ma anche raccontata attraverso una sottile ironia nella definizione dei contenuti. Si evince chiaramente anche dalla semplicità del soggetto, il peso didascalico di “Mutilation” dell’opera in terracotta raffigurante una bocca dalle carnose labbra ricucite, e in “Women in security” qui rappresentata , ove è forte il messaggio che trapela. L’opera artistica di Sonia Willki propone una personale e capace formula artistica nella rappresentazione.

Paolo Jachia

Le sculture e le opere di Sonia Willki prevalentemente affrontano la tematica del mondo femminile, di come esso sia pensato e visto dall’immaginario maschile dominante e di come esso possa essere visto e immaginato da un diverso immaginario femminile. Spesso in esse troviamo così una forte dialettica contrastativa tra favola-sogno-mito e realtà, una dialettica che ci porta a scoprire quale vita possa essere al di là dell’ incantesimo, a cercare cosa resti quando la favola è finita, quando l’incantesimo si è spezzato. Significativa in questo senso la domanda che dà il titolo a una sua recente mostra: “Dov’è finita Biancaneve?” che ci porta a chiederci quale mondo ha incontrato Biancaneve al suo risveglio. E più in generale quale mondo diventa possibile con la fine di un immaginario ricalcato da stereotipi .La poetica di Sonia Willki è dunque una poetica fortemente novecentesca, lontana dai canoni classici e idealistici di una bellezza pura e invece fortemente connessa tanto alle avanguardie artistiche novecentesche quanto ai movimenti di liberazione che hanno attraversato il secolo scorso. Un’arte dunque da osservare con attenzione e, se è possibile, con occhi e mente liberi da conformismi e pregiudizi.

Enya Idda

Le sculture ceramiche di Sonia Willki affrontano sia nella forma che nella manifattura la tematica del mondo femminile. I temi trattati, suddivisi in gruppi parlano un linguaggio teatrale, la serie dei “Lettini” in cui l’elemento letto è da intendersi come teatro di vita affrontano attraverso un linguaggio metaforico e metonimico la realtà degli abusi psichici, della solitudine o di perversioni più o meno velate. 

Le “Vergini” che appaiono come protagoniste di una scena che non possono essere viste o non possono parlare narrano di una purezza comunque rimasta inviolata. Ma questi stessi temi non sono affrontati né in maniera grottesca né attraverso una crudezza realistica, l’esasperazione degli elementi narranti (Letto Sadomaso) o del rapporto enfatizzato tra le proporzioni (chiodi troppo grandi per “la Malata”) evidenziano una nota ironica a chi osserva, come di una realtà esistita ma superata, di cui quindi si può parlare.

Cosi pure nella Via Lattea la tematica del nutrimento materno ma pure quello delle amputazioni (un seno da solo è diverso da un seno in coppia) balza all’occhio senza ferire, poiché la leggerezza della composizione unita al titolo rende un sorriso di intesa tra l’osservatore e l’artista.
In tutte le opere la materia è in prevalenza bianca, una scelta che toglie all’argilla la componente arcaica rendendola più attuale e accentuando il candore di un messaggio che altrimenti risulterebbe più diretto. Un gioco sottile, che lascia aperto in chi fruisce uno spaziosi interpretazione, una scelta tra ciò che è veramente stato o una enumerazione di possibili casistiche di stati emotivi di vissuti femminili.
Dove forse non è più importante sapere se la descrizione è reale o psichica, dove una donna che lucida la sua luna è l’immaginario di una casalinga che sogna o il sogno di una donna che si prepara per un importante evento.